Rassegna Stampa
Recensioni e critiche
titolo | autore | fonte | data |
Clara Brunelli: "Riflessioni" » |
Ottavio Borghi |
Archivio delle Arti |
ottobre 2010 |
Clara Brunelli è una pittrice la cui passione figurativa affonda le radici nella fotografia coltivata a livello professionale; da qui l’occhio di riguardo per la verosomiglianza e l’impronta formale delle sue opere. Il che però non le vieta di caratterizzare in modo del tutto originale ogni immagine, fatto questo che rappresenta uno dei capisaldi della vera arte pittorica. Il suo iter artistico è quindi sempre animato da quel senso di ricerca e nello stesso tempo di estrema partecipazione che la spingono ad immedesimarsi nel soggetto o nella scena, calandosi poi emotivamente nei personaggi e nelle vicende, vivendone quasi all’unisono i fatti materiali e spirituali. Per cui l’autrice è sempre dibattuta fra una razionale ed obiettiva visione delle cose e l’impeto creativo motivato dal bisogno costante di rendere il prossimo partecipe dei propri sentimenti e delle proprie emozioni.
Tutto questo anche esplorando gli intricati meandri delle infinite speculazioni e tendenze artistiche che hanno storicamente caratterizzato il passato, ma soprattutto i tempi più recenti. Mai però adotta supinamente gli spesso discordanti punti di vista riguardanti l’arte, se pure avallati dalla critica e da tutte le consuetudini istituzionalizzate, in quanto soltanto così può sentirsi libera di manifestare al meglio i propri sentimenti. Privilegia quindi la spontaneità e l’immediatezza di una certa istantaneità espressiva in modo che i suoi colori, i suoi scenari ed i suoi personaggi sembrino vivere in una realtà contingente.
Una particolare attenzione merita la tematica, trattata per mezzo di una serie originale e finora inedita, di dipinti impreziositi con reperti autentici costituiti da frammenti di meteorite. Opere nelle quali Clara mette a profitto la sua competenza in fatto di geografia e di fenomeni cosmologici, trasformando la valenza scientifica ed in certa misura anche il senso di arcana magìa in poesia inquietante.
Dai suoi quadri si evince quanto intenso sia il fascino del vagare attraverso i deserti africani seguendo le labili tracce che il “Ghibli” caldo e secco tende a cancellare. Disagi fisici e paure, fino all’angoscia della solitudine e spesso lo smarrimento che prende nel vivere entro spazzi senza confini, ma nello stesso tempo l’esaltazione della ricerca ed il sottile brivido della scoperta. Sabbia rovente, luce abbacinante e miraggi incantati, ed ancora gelidi cieli notturni che sovrastano il silenzio e le incognite dell’oscurità, addolciti soltanto dal richiamo magico delle stelle e delle galassie.
Tante immagini di meteoriti che bucano l’atmosfera a velocità cosmica e che frantumandosi mentre la loro anima fonde, diventano “polvere di stelle”, testimonianze di eventi e di mondi sconosciuti immensamente lontani. Frammenti che precipitano in scenari desolati di rocce emergenti dalla sabbia imperante che Clara nelle sue opere, accomuna alla suggestione del “Mal d’Africa” ed alle immensità desertiche arse dal sole dei tropici, come pure agli inconsueti ed affascinanti firmamenti popolati di costellazioni e di nebulose.
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Viaggio di una meteorite » |
Clara Brunelli |
New Entry Speciale (periodico Quindicinale) |
2011 |
Quante volte guardando verso il cielo nelle notti stellate, ci si augura di vedere una stella cadente, per poter esprimere un desiderio.
In realtà, la comunemente chiamata stella cadente, è una Meteora e quando arriva sulla Terra si forma un residuo solido chiamato Meteorite. Il viaggio per giungere sul nostro pianeta è lunghissimo, passando nello spazio infinito s’imbatte in coloratissime nebulose, attraversa costellazioni, galassie e lune di altri pianeti. Viaggia in un mondo a noi sconosciuto ma affascinante, sino a bucare l’atmosfera che circonda la terra, incendiandosi come una palla di fuoco che si raffredda in pochi minuti quando tocca il suolo terrestre. Le meteoriti possono cadere ovunque, anche vicino a noi come è successo il 16 Febbraio del 1883 alle ore 14 e 40 nel paese di Alfianello in provincia di Brescia, è una meteorite storica e di un certo valore scientifico. Ci sono le condriti, perché composte da condrule oltre ad altro materiale e sono le più vecchie, le acondriti prive di condrule sono più giovani, tipo la carbonacea, l’urelite, l’eucrite e sono molto interessanti per chi le studia. Personalmente ho avuto la fortuna di trovarne parecchie nel deserto del SAHARA, dove si conservano perfettamente, vi assicuro che trovare e toccare queste rocce arrivate dallo spazio è un’esperienza entusiasmante. Possedendo parecchi frammenti di condrite classificata H5/6 chiamata HAH296 ho dipinto dei quadri che rappresentano il viaggio ed il luogo dove è stata trovata. Le opere dal titolo DALL’INFINITO ALLA TERRA sono impreziosite da questa roccia cosmica dall’età approssimativa di oltre 4.5 miliardi di anni.
Chi tocca una meteorite tocca una stella cadente!
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Il deserto di Clara Brunelli » |
Luca Cremonesi |
Il paese delle meraviglie, edizioni presentARTsi |
2011 |
La mostra che Clara Brunelli ha realizzato in quel di Calvisano nel mese di marzo 2011 è stata l’occasione per vedere esposte le sue ultime tele, e cioè lavori che si discostano molto dalla sua produzione tradizionale. Clara ha iniziato un ciclo di ricerca davvero molto interessante che parte dal deserto (fotografia e tele) e dallo spazio infinito dell’universo con l’innesto, nei dipinti, di veri meteoriti che l’artista ha raccolto nel corso dei suoi viaggi. Il lavoro di Clara è in corso, la sintesi è ancora là da venire, ma la strada intrapresa è segnata, chiara, limpida e cristallina: sta all’artista, ora, saperla seguire, ma le doti della Nostra fanno sperare bene, perchè di talento Clara è dotata, come d’altronde di tecnica e di potenza di pensiero.
Il deserto e l’infinito sono, da sempre, due immagini care a chi ha pensato il futuro. Gran parte della fantascienza anni ’60 e ’70, dal filone catastrofico al più ottimista, ha abusato sia dell’uno che dell’altro. Gran parte del mondo futuro contaminato e/o distrutto da qualche catastrofe tecnologica era destinato al deserto. Libri su libri, ma anche canzoni (Noi non ci saremo, Atomica cinese, Eppure soffia…), film, fumetti: il deserto era il destino della fine dell’umanità progredita, dell’uomo tecnologico che, agli albori degli anni ’60 (l’epoca del boom economico), si avviava sulla via del benessere e della tranquillità economica. Oggi sappiamo come è andata a finire, così come sappiamo che il deserto non è una condizione fisica, ma umana, etica, esistenziale. Le fotografie di uomini e donne, attorno al fuoco, nel deserto, sono significative: non perché ciò che resta dell’umanità è un gruppo di uomini e donne perse nel deserto, ma proprio perché ritrovarsi nel deserto appare come l’ultimo baluardo di civiltà possibile. Incontrarsi attorno al fuoco, raccontarsi, far baldoria, sorridere ed essere sereni, è ciò che desideriamo quando sogniamo di essere lontani da questa civiltà che tutto consuma e che tutto logora, in un lento e inesorabile decadimento di quanto si era sperato. La luce che la fotografia di Clara cattura, dunque, non è quella della speranza post-atomica che il deserto ci doveva dare quale monito per le nostre malefatte, ma la luce calda e avvolgente di chi ha bisogno di ritrovarsi perché, come sostiene Carmelo Bene, “siamo un deserto che parla ad un altro deserto, non al deserto dell’altro”.
E se il deserto di sassi e polvere è qui sulla terra, l’infinto dell’universo invece è sopra di noi, come il cielo stellato di Kant, ed è il contro altare di questo territorio desertico che siamo noi, oggi, uomini e donne del 2011. Dall’infinito dello spazio profondo, il luogo fisico visto e percepito, però, come metafisico – perché non siamo in grado di pensare tale vastità e ci affidiamo, nell’epoca della scienza e della tecnica, a spiegazioni fantasiose che rasentano la magia – ci giungono, per fortuna, segni tangibili di tale fisicità: i meteoriti. L’infinito è lì, reale e concreto, più di quanto noi possiamo immaginare, e non è questione di astronavi, mondi lontani, esseri verdi con sette mani e quattro occhi. L’infinito non è popolato da forme di vita strane, ma dalla materia, da metalli e rocce (e quindi, forse, da forme vita simili a noi) come quelle della terra. Che l’unica possibilità di immaginare un futuro fantascientifico sia nel pensare altre forme di vita o altri mondi strampalati, bhe, vuol dire non aver colto in profondità quanto, ad esempio, serie tv note ai più, come Star Treck, ci stavano dicendo: il futuro è nella contaminazione, nell’incontro di popoli lontani che vivono mondi differenti dai nostri. Traduco: il futuro è nell’incontro con civiltà diverse dalle nostre, che magari fuggono da teatri di guerra, da mondi claustrofobici e tirannici e che chiedono aiuto o in termini di accoglienza o in termini di sostegno per lotte e rivolte. L’infinto spazio e il deserto si toccano, perché sono concreti, luoghi reali che lascino segni e tracce: il deserto la sabbia, lo spazio i meteoriti, avanguardie di mondi simili ai nostri, differenti in molto, ma tuttavia con alcuni elementi in comune, quanto meno la terra, i minerali, le leggi fisiche.
Le tele che Clara realizza cercando quella sintesi fra deserto e infinito che non tarderà ad arrivare sono il segno che questi due luoghi si possono incontrare: se un meteorite cade in città, si mescola ai vari sassi, ma se cade nel deserto può essere identificato, raccolto e accolto. Chi è attorno al fuoco, lontano dalle campane mediatiche e dalle trombe dell’apocalisse, e si difende dal deserto cercando umanità e contatto può accogliere ciò che giunge dall’esterno perché ha il tempo per scovarlo, scoprirlo e conoscerlo. Nel deserto l’infinito dello spazio diventa reale, mentre l’universo diventa “semplicemente” il cielo stellato sopra il deserto, e cioè il naturale tetto per l’uomo e la donna che così si possono sentire non più spaesati, ma parte di una dimora, il mondo appunto, che è molto più vasta della piazza del proprio paese. Deserto e universo sono due spazi aperti, infiniti, dove uomini e donne, ma anche forme di vita differenti, vagano, lasciando tracce, al fine di potersi incontrare. Se questo non è un messaggio di speranza, anche pur se fantascientifico, allora la nostra civiltà è davvero condannata a perire nella catastrofe che si sta vuole creare.
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Mostra Personale di Clara Brunelli » |
Ottavio Borghi |
Presentazione mostra a Calvisano |
5 marzo 2011 |
Da un critico d'arte il pubblico si aspetta sempre una valutazione di carattere tecnico in ordine alla correttezza mimetica ed esecutiva, quindi alla verosimiglianza del soggetto nella riproduzione pittorica o scultorea.
A questo punto è indispensabile fare una distinzione fra i due termini Tecnica ed Arte, in quanto in greco “Tèchne” significava sia l'una che l'altra cosa. In tempi più recenti abbiamo imparato che non sempre la perfezione esecutiva si identifica con l'intuizione artistica. In modo particolare quando non emerge da un'opera, se pure tecnicamente perfetta, quell'intento innovativo o quella caratterizzazione del soggetto o della scena, che riflette le sensazioni provate dall'artista durante la traduzione figurativa di una realtà tangibile in idea.
Talvolta quindi, l'abilità tecnica per sé stessa può anche essere definita come lavoro di artigianato, se pure d'alta classe, in quanto non accompagnata da quel senso di innovazione e di autenticità che riflettono le sensazioni e la particolare filosofia dell'autore. E' ovvio che se abilità tecnica ed intuizione artistica vivono in simbiosi il risultato diventa sublime, a patto che si mantenga al di fuori dal freddo iperrealismo di carattere fotografico. Naturalmente anche il critico più navigato può soggiacere a reazioni emotive formulando a volte valutazioni poco obiettive, dimenticando che il suo compito è quello di illustrare al pubblico le intenzioni dell'autore, senza emettere a priori giudizi negativi. I critici, e spesso anche gli stessi artisti, devono quindi scendere dal loro metaforico piedistallo, in quanto si rivolgono ad osservatori di cultura artistica eterogenea od addirittura, agnostici nei confronti dei fatti che riguardano l'arte. Si può quindi concludere che ogni speculazione artistica è degna di rispetto a prescindere dal suo effetto estetico, perché giustificata dall'indispensabile dinamica che lascia intravedere nuovi obiettivi spirituali, che mirano oltre le valutazioni attinenti ad un accademismo forse stanco, che propone come unico obiettivo la semplice imitazione della natura ed il gradimento estetico.
Dopo questa indispensabile premessa, possiamo entrare nel vivo della nostra mostra.
Clara Brunelli proviene artisticamente dalla fotografia, quindi è più che naturale la sua propensione per l'analisi mimetica, sia per i particolari che per il contesto generale del quadro. Per forza di cosendeve quindi avvalersi delle tante virtualità di un'arte che deve rappresentare la realtà avendo a disposizione soltanto due dimensioni. Ma tutto questo non riesce a smorzare i suoi slanci emozionali che la portano a focalizzare fatti reali od anche ipotetici creando un alone quasi magico. La visione dei suoi dipinti porta ad immaginare la sequenza delle reazioni umane durante la ricerca ed in occasione di ogni nuova scoperta.
"L'input" emotivo dell'inizio e l'appagamento ad ogni successo, la curiosità e la volontà di acquisire sempre cose nuove, che aumentano in modo esponenziale ad ogni ritrovamento, ma soprattutto il bisogno di rendere partecipe il prossimo delle proprie emozioni. Così che riesce a trasmettere a tutti noi profani il fascino e, nello stesso tempo l'angoscia delle vastità agorafobiche che prendono l'animo negli spazi desertici, mentre lo sguardo si perde nella profondità e nell'incantesimo dei cieli che li sovrastano.
Tutte le sensazioni che la letteratura ci ha comunicato, Clara riesce a tradurle in figure permeate da una passione quasi feticistica, conducendoci per mano al di fuori del nostro mondo tradizionale ed indirizzando la fantasia verso i grandi silenzi, ad immaginare il fischio del vento che vivacizza le dune, le rocce brune arse dal sole e gli scheletri pietrificati delle civiltà perdute. Le sue creazioni pittoriche prospettano tutte le incognite che ancora avvolgono il cosmo, nonostante i tentativi dell'uomo avallati dal progredire della tecnologia, tanto da farci prendere coscienza di una immensità insondabile che forse adombra il Divino, comparando la scienza terrena con il Tutto.
Ogni suo quadro che tratta di meteore, meteoriti e comete, di cieli stellati e di mondi tanto lontani, sembra un invito ad abbandonarci sulle ali una musicalità quasi sacrale, nella quale non trovano ancora spazio le stonature della profanazione tecnologica. Così che la nostra autrice potrà continuare a trasmetterci tutta la poesia che le alberga nel cuore.
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Pensiero » |
Neda G. Chieregati Ferrari Presidente Associazione Arte Amici |
dall'autrice stessa |
2011 |
Clara Brunelli, calvisanese trapiantata da una quindicina d’anni a Garda, nasce come fotografa e dipinge solo da qualche anno.
Il suo percorso artistico è stato intenso, soprattutto in questo ultimo periodo, con una crescita costante ed evidente per chi l’ha seguita fin dall’inizio.
Clara dipinge d’istinto, di getto, usando tecniche miste, spesso inusuali, ma che rendono in modo chiaro e facilmente leggibile il sentimento del suo pensiero espresso sulla tela.
Nella serie inedita “Dall’infinito alla Terra” ci racconta l’entusiamo che la lega ai grandi spazzi del deserto, nei quali va a ritemprare lo spirito alla ricerca dei “pezzi” di stelle: le meteoriti che la affascinano. Ci narra di giorni assolati dall’aria rarefatta e dei miraggi in orizzonti che paiono vicini e sono invece molto lontani; di notti silenziose, piene di stelle così grandi poterle quasi toccare con mano; di sole e di luna che stanno insieme nello stesso cielo; di spazi siderali, luminosi e colorati in cui le galassie da cui partono le meteoriti diventano quadri astratti a sé stanti, eppur ben legati ai colori caldi e dorati delle sabbie in cui esse si frantumano e giacciono.
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Clara Brunelli » |
Angelo Crapanzano Giornalista |
dall'autore stesso |
luglio 2011 |
Clara Brunelli, è nata a Visano (BS) e risiede a Garda (VR). Ex fotografa professionista e pittrice
attiva, viaggia molto e ama in particolar modo, il deserto del SAHARA, dove con il marito Fabrizio, entusiasta compagno di viaggi, si è spesso avventurata alla ricerca di METEORITI, preziosi frammenti spaziali che usa per i suoi dipinti.
Autodidatta, agisce sempre con spiccata fantasia, spontaneità ed immediatezza. Ogni suo dipinto è certificato dall’autenticità del frammento di meteorite classificata come HAH296.
Attraverso i suoi dipinti, impreziositi da frammenti di meteorite, ella ci racconta il viaggio di questa pietra cosmica che attraversando nebulose, galassie, pianeti e costellazioni, è arrivata nel deserto in cui l’ha trovata.
“Il suo fascinoso modo di dipingere e di operare con frammenti di meteorite ci offre metaforici scenari di stelle cadenti che ben si definiscono fra accese tonalità e vorticose cromie, che si susseguono in un fantastico e suggestivo viaggio-racconto che ci pone in relazione col mistero degli spazi cosmici.”
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Diploma di Merito e d'Onore » Maestro d'Arte e Artista dell'Anno |
Centro d'Arte e Cultura La Pleiade di Milano |
dall'autore stesso |
settembre 2011 |
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Quel che scrivono i bambini » |
Libro degli Ospiti |
DALL'INFINITO ALLA TERRA Mostra personale Calvisano Bs |
5-28 marzo 2011 |
Un universo che io sogno di fiabe e di fantascienza; oggi l'ho visto qui! ciao mi chiamo Ale e mi piace il Meterite. Mi piace tutto coi colori.
Le meteoriti e i colori sono delle scoperte che volevo scoprire. Valentina M. anni 8
Questi quadri mi emozionano soprattutto quelli delle meteoriti. Stefano
Matteo nato 5/11/02 La mostra mi sembra molto interessante. Grazie di tutto!!!!
Da questi quadri, si può ammirare l'universo e ci viene voglia di imparare,di scoprire e di saperne di più, è una cosa galattica! Con ammirazione classe 4^A.
Ho scoperto una cosa nuova interessante: Le Meteoriti. Vanessa P. classe 4^A.
Questa mostra mi è sembrata bella, perchè i suoi quadri hai usato tecnica mista, e sembrano in 3D perchè hai messo le meteoriti, trovata nel deserto. Valentina anni 10 classe 5^D.
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Quel che scrivono gli adulti » |
Libro degli Ospiti |
DALL'INFINITO ALLA TERRA Mostra personale Calvisano Bs |
5-28 marzo 2011 |
La VITA come ARTE, l'ARTE come VITA scolpita col pennello sulla tela in immagine che è simbolo in simbolo che è anima, mente,cuore. Michela (scrittrice)
Il mal d'Africa e il sogno, sono l'asse portante delle tue opere.Quando dipingi non ti poni traguardi definiti, ma ti lasci andare liberando la tua fantasia e il tuo essere. Giorgio (pittore) Ha tutta la mia ammirazione Clara B.
La sensibilità evidenzia l'interiore di una persona in grado di essere solare, sensibile, orgogliosa. I miei complimenti tua mamma.
Sono stupita dalle tue opere intense e comunicanti: entrano nel cuore come per trafiggerlo! Sono felice per te del tuo successo meritato: con affetto Graziella Geremia. ( per ME una vera pittrice ma sopprattutto una vera artista Clara B.)
HAi saputo cogliere e trasmettere, i sentimenti peculiari del tuo intimo, rivelando l'artista che è in te. Continua il tuo percorso di ricerca personale e di perfezionamento artistico. Neda (Persona che stimo molto. Clara B)
L'incanto dello Spazio infinito, tra le sabbie e gli Astri rivela allo spirito smarrito l'armonia di forme e colori che anche nella solitudine canta di libertà e speranza. Grazie per aver raccolto questi frammenti d'Universo e averci fatto riscoprire quello che abbiamo nell'anima. Michela (Scrittrice di libri fantasy)
Hai fermato i colori e le emozioni vissute sulla tela. Un grazie da chi difficilmente avrà la possibilità di poterli vivere. Francesca
In pochi minuti abbiamo avuto il piacere di fare un viaggio nel deserto e nella magia del colore. Cristina e Cristia
La natura, nostra grande madre, è sempre una scoperta e meraviglia, un inchino, complimenti, grazie. Maria T.
Ti ringraziamo dell'opportunità che abbiamo avuto guardando i tuoi quadri, di conoscere "oggetti" misteriosi al punto di rimanere quasi increduli. Giuseppe e Maddalena
Complimenti Clara per le tue opere che ho molto apprezzato e grazie per la tenacia e la determinazione che ti contraddistingue nell'aver voluto portare a conoscenza nel nostro paese e nelle nostre scuole un mondo nuovo e fantastico. Sono molto contento del tuo successo ottenuto, continua così, sono fiero di te. Grazie ancora tuo fratello Claudio. (Grazie a te Clara B)
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54ª Biennale di Venezia » Catalogo Collaterale, Illuminazioni |
Giorgio Falossi |
Edizioni Il Quadrato |
dicembre 2011 |
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lettera di recensione » |
Prof. Giorgio Falossi, storico e critico d'arte |
Edizioni Il Quadrato |
luglio 2012 |
Gentile Signora Brunelli, ho avuto modo di rivedere in questi giorni i suoi quadri di impronta spaziale e di tema cosmico. Pittura affascinante che dà grande emozione per queste visioni frenetiche fino ad essere drammatiche o comunque oltre i confini del possibile reale. Nella prospettiva tradizionale si surriscaldano incroci di linee infuocate riportandoci agli elementi primordiali.
Interessante l’opera in cui la figura femminile apre le braccia verso un sole luminoso dalla bellezza esplosiva ed ardente.
Un messaggio per l’umanità che, guardando verso il cielo e riscaldandosi al sole può meglio superare le avversità che provengono proprio dalla terra e dall’universo.
Brunelli Clara dipinge un suo mondo nuovo, non tanto per l’inserimento materico di meteoriti originali, quanto per la rappresentazione di possibili eventi.
Prof. Giorgio Falossi
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Segnalibro "Arte a Cielo Aperto" » |
Campagna Promozionale in omaggio a Clara Brunelli |
Edizioni Press News Milano |
agosto 2012 |
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Critica opere fotografiche » |
Ottavio Borghi |
dall'autore stesso |
6 settembre 2012 |
Immagini nel deserto
La ”verve“ artistica di Clara Brunelli è avallata oltre che dalla curiosità di carattere scientifico anche dallo spirito di avventura, il tutto permeato da un romanticismo di fondo che le consente, dopo ognuna delle sue scorribande nel Sahara, di realizzare una documentazione figurativa sospesa fra il veristico ed il fantastico. Ne risultano tante opere di originale valenza pittorica tali da collocare l'autrice nel novero degli artisti. Appagata con l'uso appassionato ed attento dei colori e del pennello la passione per la filosofia naturale, inserendo i suoi reperti in un contesto paesaggistico tutto particolare, mantenendosi comunque al di fuori della prassi figurativa corrente. Infatti gli scenari che descrive si riferiscono a latitudini diverse, dove la luce più intensa accentua le tonalità cromatiche influenzando di conseguenza la prospettiva. Clara ha voluto in aggiunta documentare anche gli aspetti umani rapportandoli alla inconsueta vastità del paesaggio, ai grandi silenzi ed allo smarrimento dato dalla solitudine, ricorrendo alla fotografia sua antica professione.
Il passaggio dalla pittura alla fotografia pone il dilemma di effettuare scatti dalla valenza artistica a dispetto della meccanicità del freddo mezzo tecnologico. L'autrice cosciente che la fotografia al di fuori del rarissimo “scatto fortunato”, diventa arte quando è frutto di una ricerca finalizzata a raffigurare la realtà esaltandone la bellezza rendendola atemporale quindi eterna, arricchita inoltre di un contenuto spirituale. Di conseguenza ogni fotogramma deve rendere quel dominio dell'immaginario che consenta all'operatore di aggiungere qualcosa della sua anima, avvicinandosi il più possibile ad una visione umana dello scenario. Per cui nonostante la spesso impietosa verosimiglianza e la fissità tutta tecnica dell'inquadratura, deve sussistere una connotazione pittorica che conferisca un senso dinamico, un'impressione di non finito che lasci trapelare anche il frutto di una ricerca psicologica. Inoltre tutta la serie di accorgimenti e di elaborazioni atta ad ottenere lo scopo prefisso non deve mai trasparire pena una palese artificiosità, estremamente nociva agli effetti dell'immediatezza, della essenzialità e della spontaneità di una immagine.
La sua profonda conoscenza del “mestiere”le ha fatto optare per un ritorno alle origini ed al rifiuto di tutto quanto può offrire la tecnica più avanzata in fatto di fotografia, si basa quindi esclusivamente sul suo navigato colpo d'occhio e sulla innata sensibilità artistica. Scarta così ogni accorgimento che possa influenzare la visione reale di quanto completamente inedito possa colpire la sua vista, captando beninteso nello stesso tempo tutti i particolari che l'occhio umano non riesce a percepire. Innesca così una comparazione permanente fra l'infima dimensione dell'uomo ed il concetto di immenso, proprio di una vastità senza confini visibili. Nel corso dei suoi viaggi ha visto sfilare davanti al suo obiettivo sia in versione diurna che notturna, tante immagini, ognuna delle quali apportatrice di una certa carica emotiva. Tanti scenari resi paurosi dal buio, oppure inseriti in un abbacinante contesto generale: dune in successione infinita, rocce brune bruciate dal sole, desolanti rovine di civiltà arcaiche ed infine l'ampio respiro delle rare oasi.
Visioni che alla lunga si radicano nel cuore foriere di una struggente nostalgia, come quando il sole martella impietoso sulla sabbia provocando visioni da fata Morgana e di notte quando, assente la luna, l'oscurità più assoluta la fa da padrone accentuando il senso di isolamento ed esaltando la paura dell'ignoto. Oppure quando il nostro satellite domina brillando la scena ed allunga l'ombra delle dune attenuando lo splendore delle stelle come ad allontanarle, rendendo il firmamento simile ad un antico ed artistico disegno di figure remote. Ma anche quando la stessa luna è celata dalle nubi e ne proietta il profilo sulla sabbia e, giocando con la varia trasparenza e la rifrazione, crea un alone magico di visioni suggestive. Il viaggiatore passa poi dallo stupore allo smarrimento totale in quelle notti dove il buio toglie ogni riferimento, eccettuato il fuoco del bivacco, che da quasi l'idea di una profanazione del silenzio e della totale solitudine. Fuoco che pure indicando la via infondendo un senso di sicurezza, di famigliarità e di cameratismo, attraverso la sua fumosità sembra dare il ritmo ad una danza di fantasmi.
Dalle opere di Clara traspare un senso di libertà assoluta e, come un moderno Icaro sente il desiderio di librarsi alla ricerca di nuovi mondi e di una nuova spiritualità, rendendone sempre partecipi i fruitori delle sue opere siano esse pittoriche, fotografiche oppure in terza dimensione.
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lettera di interesse » |
Luciano Carini |
dall'autore stesso |
17 ottobre 2012 |
Gentile Signora Brunelli,
ho guardato con interesse le sue ultime opere.
Mi piacciono molto e mi interessa la tematica legata ai misteri del cosmo, all'origine della vita e della storia.
Unica e straordinaria l'idea di inserire nei dipinti dei veri frammenti di meteorite. Il tutto rende ogni opera un "Unicum", un qualcosa di straordinario dove ognuno può trovare una traccia della storia universale e anche della propria.
Sperando di poterla includere presto nel numero dei miei artisti, cordialmente la saluto.
Luciano Carini
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critica » |
Prof. Arch. Gianluigi Guarneri |
dall'autore stesso |
25 ottobre 2012 |
Spazi siderali, nelle notti estive, assurgono al grembo di madri, dando luce ad infinite gocce di cielo, fulminee stelle dell’universo, che attraversando sconfinate distanze senza tempo, fra nebulose inquiete e sfavillanti costellazioni, si infrangono nell’atmosfera ad una velocità iperbolica.
Un istante, e i bagliori di luce sublimano nelle meteore cadenti dalla coda infuocata, si perdono nell’immenso deserto, divenendo l’intima essenza dell’opera creativa di Clara Brunelli. Un fluido impercettibile trasforma la materia in delicate gemme, collocate dall’artista, direttamente sulla tela, tramite un assemblage polimaterico. Meditazioni blu cobalto raccontano di paesaggi surreali, d’immensi cieli, di sconfinati deserti, sui quali aleggiano affascinanti ed improbabili pianeti provenienti dai lontani confini dell’universo. Oniriche valenze espressive appaiono come infiorescenze tattili del paesaggio, come pure percezioni meteoritiche, illuminate da un’intrinseca intelligenza purificatrice. Cangianti e fantastiche luminescenze accentuano le accattivanti trasparenze di una Dea astrale, avvolta da sensuali fili fluidi generati da impercettibili silenzi. Una travolgente energia cosmica diviene impulso creativo, lirica modulazione di attimi fuggenti, irrevocabile ricordo di frammenti temporali perduti nell’oblio del deserto. Tumultuose evanescenze tonali si sfaldano nei dinamismi della materia, esaltando la natura nei suoi aspetti primordiali. Istanti evocativi, di una vita lontana, diventano per Clara sintesi del vissuto, essenza di spazi infiniti, desiderio d’amore. Tutto è fermo, immobile, silente, legato a un ineluttabile destino, sotteso tra abbaglianti texture di luce e oscure forze delle tenebre. Una sensazione d’immanenza accomuna immensità e deserto, oasi catalizzante di solitarie meteore, dove un eco suadente diviene antico canto dei popoli nomadi, etereo artificio delle steli di pietra, simbolo d’indefinite divinità senza volto. Divampanti cromie plastiche, simili a colate laviche, irrompono sulla tela amalgamandosi in ricercate assonanze ideative, che appaiono come vibranti essenze di eclatanti vitalità luministiche.
Energie meteoritiche generano il seme di un flebile respiro che si fa vita di un evento irripetibile, sublima in una trasfigurata spiritualità, traendo le sue origini da una affascinate ricerca introspettiva.
Lunghe scie di fuoco appaiono come trame apparentemente senza meta, groviglio luminescente di un nuovo cammino accarezzato da una tiepida brezza sensitiva. Una gioia inesauribile pervade Clara di fronte all’immensità dei deserti, silenziosi guardiani di pietre cosmiche, e si trasferisce delicatamente sul substrato tramite una sottesa vivacità espressiva. Il loro essere materico sulla tela evoca il desiderio dell’artista di superare i limiti del sensibile sentire, creando nuove vie esecutive dal forte ed intenso valore simbolico. Un delicato equilibrio tonale accentua le cadenzate trasparenze degl’azzurri cieli, sovrastanti immensi canyon senza tempo, sopra i quali veleggiano anime immacolate, simili a paradisiaci angeli. Una sublime spiritualità trasfigura paesaggi luminescenti in essenziali e ipnotizzanti scenografie dal notevole fascino ideativo. Accentuate dinamicità spaziali determinano una prorompente scelta cromatica per rappresentare l’ignoto come luogo di verità. Le profondità sensoriali dell’artista, trovano, nelle meteore raccolte nel deserto, i gioielli della libertà. Eterei orizzonti di sabbia esaltano le colorate immensità del firmamento, solcato da pianeti e spirali galattiche che ruotano sopra archi naturali, silenti porte della percezione. Un improbabile ponte congiunge le frastagliate rocce della montagna in un’enigmatica presenza dalla notevole impronta segnica che diviene, per Clara luogo di vagheggiata idealità. Ricercate aderenze tonali si sovrappongono all’effetto luce donandoci onirici e tersi paesaggi di misteriosa ed inquieta attesa. Vibratili ombre si allungano sul deserto, generando estetizzanti e purissime essenzialità chiaroscurali che accentuano la luminosità d’infuocati tramonti rosa vermiglio. Lampi azzurro indaco determinano lo sfondo, solcato da affascinanti nebulose simili a suadenti fiori dalle diafane ed impalpabili gradazioni bianco violetto, simili a dolcissime corolle di raffinata eternità.
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presente nel catalogo "Gli ultimi 50 anni nella pittura e scultura italiana 1962 - 2012" » |
Giorgio Falossi e Lorenzo Cipriani |
Edizioni Il Quadrato |
novembre 2012 |
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presente nella Enciclopedia d'Arte Italiana » |
Associazione ENCICLOPEDIA d’ARTE ITALIANA |
Catalogo generale artisti dal 900 ad oggi |
novembre 2012 |
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Inserita nel Catalogo Sartori d`arte moderna e contemporanea » |
Archivio Sartori Editore |
Primo repertorio di 464 artisti attivi nel nord Italia dal `900 ai nostri giorni |
novembre 2012 |
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Noi eravamo lì » |
Guido Folco |
recensione |
2013 |
La messa a fuoco concentrata solo sul centro della fotografia, lasciando il resto fluttuare nel dinamico gioco delle ombre, è la cifra stilistica di molti lavori dell’artista. Il taglio della veduta d’insieme è ampio, libero da barriere laterali, se non le figure che testimoniano la presenza dell’uomo immersa totalmente nella natura.
Un bell’esempio di come uno scatto possa raccontare un momento da ricordare.
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recensione » |
Salvatore Russo |
recensione |
2013 |
Clara Brunelli è un’Artista legata a quel tipo di figurazione che trova nel simbolismo la sua origine. Nelle opere che riguardano l’Universo, l’Artista si esprime con pennellate rapide, frutto di una creatività impetuosa. Le sfumature si susseguono veloci, come dotate di un’energia propulsiva che si espande oltre i limiti della superficie dipinta. La Meteorite diventa l’essenza di una pittura creativa che ha nell’incisività il suo status più significativo.
Meteoriti infuocate si abbattono sul nostro mondo.
Un mondo forse troppo spesso contaminato dall’ingiustizia terrena. Un mondo contemporaneo attento al suo egoismo e incapace di prendersi cura dei suoi stessi figli. Emozioni e ricordi si stemperano in un’atmosfera mistica il cui risultato finale è un susseguirsi di luci e ombre, da cui emergono bagliori improvvisi. Questi vortici di luce contemplano il nostro mondo.
La geometria della forma non risiede più in nessun asse cartesiano, ma trova il suo habitat naturale nella mente dell’Artista.
Nuovi paesaggi dell’anima comparire sulla tela. Paesaggi destinati a rimanere in un tempo infinito, in un tempo in cui i giorni non hanno mai fine.
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pubblicazione » |
Arte |
Editoriale Giorgio Mondadori |
maggio 2013 |
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premio speciale » |
3° Biennale d'Arte "Amici del Quadrato" |
Città di Jesolo |
maggio 2013 |
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Cavaliere d'Arte » |
Amici del Quadrato |
Premio Internazionale d'Arte |
maggio 2013 |
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catalogo "Simultaneous Visions" » |
Silvia Arfelli |
Reuss Galerie, Berlino |
12-25 Giugno 2013 |
Per comprendere la ricerca pittorica di Clara Brunelli, bisogna farsi guidare dalla sua esperienza nell'universo dei pianeti, nell'energia cosmica dei meteoriti che si frantumano nell'atmosfera per poi infrangersi sulla terra, dove l'artista raccoglie i frammenti che impreziosiscono le sue tele in cui suggestivi cromatismi tessono misteriosi racconti di galassie e di costellazioni...
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Trofeo Artista dell'Anno 2013 » |
Artexpo Gallery, Comune di Cesenatico |
Cesenatico (FC) |
29 giugno 2013 |
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catalogo Artisan Direct » |
Artisan Direct |
Pittsford New York |
inverno 2013 |
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IL PROPRIO SPAZIO VITALE » |
Monia Malinpensa (Direttore Artistico Galleria La Telaccia) |
recensione |
2014 |
“IL PROPRIO SPAZIO VITALE“
Pittura profondamente sentita, dai colori forti e incisivi, che dialogano tra loro in una figurazione inconfondibile che non trascura mai l’aspetto contenutistico.
Suggestive vedute astronomiche rivelano una dimensione ricercata sempre pronta a cogliere una creazione affascinante e simbolica.
L’artista Clara Brunelli svolge un colloquio costante con le sue opere: esse, intrise di misteriosa atmosfera cosmica, tracciano una rappresentazione personalissima che coinvolge l’interlocutore e lo rende partecipe della sua originale ricerca.
Le vibrazioni della luce, la solida operazione di tecnica ad olio su tela e i contrasti pittorici dei chiaroscuri evocano valori di impegno formale e di sicurezza segnica. Veri frammenti di meteoriti vengono recuperati dall’artista per poi essere inseriti nell’opera e ci descrivono immagini dai risultati più che suggestivi. E’ un universo di notevole forza narrativa dove l’impostazione cromatica, intensa e vitale nell’opera, occupa uno spazio preciso nell’arte della Clara Brunelli. Ella dà vita ad una pittura di essenza intima ed estetica che trapela di emozione e di fascino.
Il tema della serie “METEORITE”, che si identifica mirabilmente nel suo iter con ricorrenti sensazioni, esterna un evolversi di mezzi espressivi che danno pieno significato ai soggetti. Artista che sa donare all’immagine continui processi di capacità tecniche e di ritmo cromatico, sempre fedele all’elemento scenografico che riesce ad esternare in maniera abile e con un suo stile ben definito, la Clara Brunelli reca alle sue creazioni il senso di una concreta ricerca di nuovo linguaggio sospeso in una galassia stravagante che ci proietta in un avventuroso e magico viaggio nel cosmo. Infinite esplosioni di luce si armonizzano in un percorso compositivo-formale assoluto.
Straordinariamente sensibile e fantasiosa, la Brunelli evidenzia nelle sue opere un lirismo immediato che si libera in una galassia spaziale unica. L’artista affronta con la serie “SUPERNOVA E LUCI COSMICHE” un altro tema attuale, che è quello del digitale, dove sperimenta piacevoli effetti luminosi e giochi cromatici che ci regalano una valida avanguardia dedicata sempre alla dimensione cosmica, sua musa ispiratrice. Visioni incontaminate, che sfuggono alle problematiche umane-sociali, movimentano la pittura della Clara Brunelli con una profonda vitalità ed una particolare carica eccezionale.
Frammenti di meteoriti, che fissano l’attimo sulla tela, donano all’opera una nuova vita pulsante di essenza materica.
E’ un’arte che libera magistralmente nel cosmo per illuminarsi di una luce propria e di una emotiva palpabile.
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A CLARA BRUNELLI » |
Prof. Renzo Simoni |
recensione |
2014 |
Bologna 10/03/2014
A CLARA BRUNELLI
Per una volta vorrei trasformare alcune mie considerazioni critiche nella luminosa storia di Clara che abbandonò il mondo della fotografia personale per dedicarsi, con talentuosa passione, all’arte pittorica, ove, fin dall’inizio, dimostrò di possedere un’innata abilità nella creazione delle varie cromie, infine subentrò la passione verso un luogo magico, come il deserto del Sahara, dove poté rinforzare il proprio credo a seguito delle notevoli escursioni termiche che regalano giorni con colori stemperati dal caldo cocente e tramonti narranti il significato della vera e pura bellezza nell’amalgama di colori e sfumature, stemperate nella luce o nel buio incombente. Poi la notte che per la forte escursione termica crea una diversa e più opaca luminescenza, coperta all’infinito da un cielo trapuntato da sognanti costellazioni che, solamente a queste latitudini si possono vedere.
Clara, già appassionata di universo e di meteoriti, capì di essere nella giusta latitudine per potersi trasformare in cacciatrice di meteoriti, ma, non contenta di ciò, creò, grazie alla sua conoscenza dell’arte pittorica, una nuova esperienza artistica; diede cosi vita a tele con panorami notturni, a volte rocciosi, a volte quasi metafisici, illuminate da un cielo coperto di astri, dal quale cadevano, dopo essere giunti da remotissime galassie, schiantandosi sulla rena sahariana. Raccolti i frammenti, l’autrice pensò di allargare la sua credibilità artistica: iniziò infatti a comporre piccoli frammenti meteoritici applicandoli matericamente sulla tele, creando un ‘ effetto d’insieme unico e pregevole che le aprì una nuova strada nel mondo del colore, quasi un’avanguardia rinnovata del terzo millennio.
In questi ultimi tempi la nostra vulcanica artista ha pensato bene di arricchire il proprio cammino artistico ritornando alla fotografia creativa, ottenendo ottimi risultati con forti colori esplodenti nel buio siderale, facendoci provare il desiderio di essere trasportati, senza tempo e senza meta, in un improbabile viaggio oltre la vita.
Ora Clara vive un felice e maturo periodo artistico che la condurrà ancora più lontano nel suo mondo creativo tra colori, sensazioni, sempre nuove esperienze che la renderanno cosciente di essersi costruita la propria felicità e non è poco!!
Sono felice di poter porgere i miei complimenti a Clara, aggiungendo, che dopo averla conosciuta ho la certezza che nel “cielo dell’arte” è sorta una nuova stella, accompagnata da numerose meteoriti sulla scia della continuazione di ulteriori successi nell’arte pittorica.
Ciao Clara, Artista del Bello, ti ricorderò sempre con la pura memoria di un sincero estimatore!
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Spoleto incontra Venezia » |
comunicato stampa |
curate dal Professor Vittorio Sgarbi |
Agosto 2014 |
Alle mostre di "Spoleto incontra Venezia" le incantevoli creazioni di Clara Brunelli
Grande attesa per le mostre di "Spoleto incontra Venezia" curate dal Professor Vittorio Sgarbi, che si svolgeranno dal 27 Settembre al 24 Ottobre, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes.
Venezia (VE), 09/08/2014 (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Location ospitante è il secolare Palazzo Falier, che si affaccia sul suggestivo Canal Grande veneziano. Nel corposo elenco di presenze importanti, si inserisce Clara Brunelli, che esporrà la sua arte ispirata dal "Cosmicismo" termine particolare, con cui indica il suo modo di dipingere, con uno schema personalizzato e rivisitato, che si discosta volutamente da quello scientifico.
Per "Cosmicismo" si intende un orientamento di pensiero, dove l'elemento astronomico e cosmologico, inteso come raffigurazione di curvatura di elevate dimensioni, dello spazio tempo, delle galassie, delle orbite dei cosmici, dell'esistenza delle meteoriti, è predominante. Ogni opera della Brunelli è certificata dall’autenticità del frammento di meteorite classificata H5/6 e chiamata Hah 296, del tipo condrite ordinaria con età approssimativa di oltre 4,5 miliardi di anni, caduta sulla Terra qualche centinaio di anni fa. I suoi quadri sono realizzati con colori ad olio ed impreziositi dalla minuta segmentazione dell'intrigante pietra, che percorrendo e attraversando nebulose, galassie, pianeti e costellazioni, è arrivata a posarsi nel deserto, in cui lei stessa l'ha rinvenuta.
Nelle creazioni non c’è nulla di casuale, i paesaggi, le tonalità cromatiche, le emozioni vissute personalmente e trasferite sulle tele, si basano su esperienze e ricordi custoditi e rielaborati in prima persona. Da autodidatta, che agisce sempre con spiccata fantasia, spontaneità e immediatezza, manifesta la fervida passione per le meteoriti e per i luoghi misteriosi da cui provengono, mediante la variegata produzione artistica a tema.
La Brunelli spiega "Raffiguro le immagini di meteoriti, che bucano l'atmosfera a velocità cosmica e che frantumandosi mentre la loro anima fonde, diventano -Polvere di stelle- , testimonianze di eventi e di mondi sconosciuti immensamente lontani. Frammenti, che precipitano in scenari desolati di rocce emergenti dalla sabbia rovente. Luci abbaglianti, miraggi incantati, gelidi cieli notturni, che sovrastano il silenzio e le incognite dell’oscurità, addolciti dal richiamo magico delle stelle e delle galassie".
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Spoleto incontra Venezia » |
comunicato stampa |
Lombardia Press |
09 agosto 2014 |
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Il Potere dell'Arte (Piacenza) » |
Deborah Petroni |
Wikiarte (Bologna) |
12-28 settembre 2014 |
LA GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA
WIKIARTE DI BOLOGNA
IN COLLABORAZIONE CON LA
GALLERIA AMICI DELL’ARTE
È LIETA DI INVITARVI
A PIACENZA IN VIA SAN SIRO 13
VENERDÌ 12 SETTEMBRE ORE 18.00
PER L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
IL POTERE DELL’ARTE
CON PRESENTAZIONE CRITICA A CURA DEL DOTT.
GIORGIO GREGORIO GRASSO
Artisti in mostra
LUCA TRIDENTE, ANDREA PIRANI, MICHELA FARINELLA,
PATRIZIA CANOLA, PATRIZIO OCA, VALTER MERLO,
ELISA CRISTIANO, MAURO MATTARELLI, PAOLA FABBRI VASARI,
RENZO TONELLO, GRAZIAMARIA MASSA, ISABELLA GUIDI,
LUCIANO CANTONI, ANNA ISKRA DONATI, ELEONORA GIANFERMI,
PIERA BESSONE, CESARE CANUTI, ANNALAURA MILLACCI,
UMBERTO SALMERI, ANGELO CONTE, MARIA GRAZIA MARNIGA,
EZIO TAMBINI, CLARA BRUNELLI, ANNA ROTA MILANI, DAYAN ABRAHAM
La Prestigiosa Galleria Wikiarte di Bologna, in concomitanza con il “Festival del Diritto” è lieta di invitarvi alla mostra “IL POTERE DELL’ARTE”, che si terrà nel centro storico di Piacenza, nella Galleria Amici dell’Arte, uno spazio espositivo esclusivo e di grande fermento culturale, adiacente agli ambienti della Galleria d’Arte Ricci Oddi, considerata tra le principalei Gallerie d’Arte Moderna d’Europa.
La mostra che durerà dal 12 al 28 settembre 2014 ospiterà le opere di 25 artisti contemporanei, la manifestazione sarà presentata dal critico d’arte Dott.Giorgio Grasso che da anni segue con molto interesse il lavoro di artisti contemporanei italiani e stranieri.
Curatrice mostra:
Deborah Petroni
Sponsorizzata e pubblicizzata da:
www.virtualstudios.it
www.genzianariccicomunicazione.it
www.ilpensieroartistico.eu
www.paolobalsamo.it
www.lavoriedilionline.it
Durata mostra:
dal 12 al 28 settembre 2014
Ingresso gratuito
Info e contatti:
Mail Galleria Wikiarte: info@wikiarte.com
Mail Galleria Amici dell’arte: info@amicidellartepc.it
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Recensione dell'autrice » |
Elena Gollini |
Spoleto Arte incontra Venezia |
27 settembre 2014 |
Il coinvolgente e intrigante viaggio cosmico interplanetario nelle sconfinate galassie, in cui ci conduce l'arte pittorica di Clara Brunelli, simboleggia il desiderio innato, la bramosia ancestrale insita nell'essere umano di riuscire a spingersi oltre ogni traguardo mai raggiunto prima, di visitare e ispezionare con fremente curiosità dimensioni ancora inesplorate con intento di sfida, per ampliare le conoscenze già acquisite e consolidate e approdare a nuove entusiasmanti esperienze.
Nelle sue visioni rievocative si coglie l'audace e caparbia temerarietà dell'uomo di volersi mettere in gioco in contesti tra il reale e l'irreale, di insinuarsi nel sottile limite di confine esistente tra realtà e fantasia onirica e fiabesca, proprio come un novello Ulisse, proteso all'avventurosa conquista di mondi remoti e lontanissimi avvolti da impenetrabili misteri, dal fascino irresistibile.
"Tutto l'universo visibile non è che un deposito d’immagini e di segni, ai quali l'immaginazione deve attribuire un posto e un valore relativo" così annotava Charles Baudelaire nel 1859. Ebbene, la Brunelli si avvale di un consistente "Deposito d’immagini e di segni" accuratamente selezionati e catalogati, ai quali attribuisce una peculiare valenza simbolica, che lo spettatore deve osservare e interpretare attraverso le magistrali ricomposizioni da lei proposte, che possiedono straordinario vigore, vibrante suggestione e sorprendente carica energetica.
Utilizza elementi espressivi e comunicativi d’immediato impatto, appartenenti ad un linguaggio personalizzato, rielaborato tramite riferimenti precisi e articolati, codificati con estrema lucidità e sicurezza, che rispecchiano una ricerca coerente e attenta, culminante in lavori di pregevole qualità.
La commistione cromatica e tonale è parte integrante e determinante nell'equilibrio e nell'armoniosa centralità dell'insieme coreografico e funge da rilevante plus valore di apprezzabile effetto visivo, unitamente alla presenza di veri segmenti di meteorite, accuratamente classificati, autenticati e incastonati sulle tele, che costituiscono il fulcro nevralgico, attorno al quale si sviluppa l'analisi della Brunelli, sorretta dall'inesauribile e viscerale passione verso gli avvincenti "Voli pindarici universali" che, come per magia, li hanno trasportati sulla superficie terrestre e ci hanno permesso di raccoglierli e studiarne le recondite caratteristiche sostanziali.
Elena Gollini - curatrice d'arte e giornalista
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Testo Critico » |
Elena Gollini |
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CLARA BRUNELLI
a cura di Elena Gollini
Tuffarsi nel potente vortice energetico e vitale del mondo interplanetario e nella prospettiva cosmica e universale, è la fonte ispiratrice per antonomasia dell'arte pittorica di Clara Brunelli, che si esplica nel tripudio e nell'esplosione dei colori e delle particolari proiezioni visionarie proposte, di matrice fantastica. Dietro il suo percorso c'è una ricerca approfondita e attenta sul reale, che poi viene rielaborato, traslato e trasposto, trasformandosi e trasfigurandosi nella sua essenza costitutiva più' pura e sfociando in immagini e rievocazioni di sferzante vibrazione e pulsione energetica, che ricopre l'intera superficie pittorica e fuoriesce dai margini di essa. Si ravvisa un movimento continuo, dinamico, ad effetto di plastica tridimensionalità, che cattura da subito l'occhio del fruitore e lo catapulta dentro un avvincente viaggio immaginario, in una storia avventurosa tra sogno e realtà. Le raffigurazioni evocate sottendono la presenza di un cosmo in continua evoluzione e in costante divenire. I colori, nelle loro combinazioni e declinazioni tonali di densa e intensa incisività, sono vivaci, accesi e vitali e rafforzano l'impatto coreografico dell'intera composizione.
Il colore, unitamente ai pezzi e ai frammenti di vere e autentiche meteoriti, da lei rinvenuti, selezionati e assemblati in armoniosa e alchemica commistione insieme alla materia pittorica, generano metaforicamente e simbolicamente la struttura, che rappresenta il "significato della vita nell'universo". Le componenti cromatiche e gli elementi costitutivi vengono catturati e inglobati dal tratto segnico e dall'azione gestuale dell'artista, che compone e scompone i "suoi universi" all'insegna dell'unità e dell'uniformità globale dell'opera e di una costruzione narrativa di omogenea ed equilibrata impostazione. La proporzione rielaborativa viene inserita nel ciclo rappresentativo con eleganza e raffinatezza di stile e con ricercata espressività comunicativa, senza lasciare mai nulla al gesto istintuale e improvvisato e viene inserita all'interno di un rapporto dimensionale in un flusso, che si dilata e si espande in parallelo al dato emozionale, che stimola la Brunelli durante la fase realizzativa. Lo spettatore viene avvolto e permeato dall'anima vitalizzante e totalizzante della complessità artistica. L'arte informale della Brunelli è come uno spazio planetario sgranato all'infrarosso o come quando si osserva un cristallo guardandolo contro sole: si scopre la materia nella sua essenza sostanziale più intrinseca e più si penetra il particolare più ci si avvicina a tutte quelle particelle e molecole, che formano e compongono l'universo, nei propri cicli vitali e circuiti energetici, che ella accorpa nella sua ricerca di sviluppo, in un divenire artistico sempre in progressione.
Emozione, sorpresa e stupore scaturiscono dall'osservazione delle opere e implicano al loro cospetto una duplice fase riflessiva: da una parte quella dell'autrice, che nel suo "firmamento planetario e cosmico" coglie attimi e istanti dalla dimensione del reale e li filtra e li rivisita tramite la propria vena creativa, dall'altro quella dell'osservatore, che viene attirato e attratto dalle orchestrazioni compositive e ne resta emotivamente conquistato nel profondo. Anche la ricerca dei materiali atipici e sui generis, compiuta con accurata perizia e meticoloso impegno dalla Brunelli per le sue affascinanti "installazioni" artistiche evidenzia lo spiccato carattere creativo che le appartiene e le permette di approdare a soluzioni inusuali di forte vitalità e vivacità propulsiva, rendendo i quadri simili a Pitto-sculture, che vivono e sono animate da luce Movimento dinamico, colore e luce vivono in una stretta simbiosi di flusso vibrazionale, che è inserito in un'atmosfera senza tempo e si perpetua in esterno, senza mai avere fine, segnando così il passaggio da un'opera ad un'altra con una simbolica corsia sequenziale, che le unisce tra loro e le racchiude in un racconto infinito, celebrando al contempo il senso di eternità che si sublima nell'arte e si proietta e canalizza in un meccanismo universale, proteso alla divulgazione di un linguaggio comunicativo, che va oltre ciò che appare da subito visibile e si addentra e inoltra in un territorio, dove fantasia e mistero di uniscono in un intreccio enigmatico, tutto da decifrare e interpretare.
Guardare le opere della Brunelli è come entrare in un mondo magico, fatto di sensazioni visive, tattili, di emozioni psichiche e percezioni sensoriali molto accentuate e coinvolgenti. Come nella fucina di un grande mago ella progetta, crea, forgia nel fuoco sempre ardente del suo fervido spirito d'immaginazione, compone una variegata serie di idee, concetti, pensieri, simbolismi, metafore e li unisce in perfetta coesione, con risultati di sorprendente efficacia scenica. propria.
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Attestato » |
MUSEO CANOVA Possagno – Treviso |
Collettiva "CONTEMPORARY ART EXPO" Spoleto Arte con Vittorio Sgarbi |
9 Maggio 2015 |
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Fotografia con Philippe Daverio » |
Galleria Wikiarte Bologna |
Collettiva "PREMIO EXPO BOLOGNA" con Philippe Daverio e Giorgio Grasso |
Gennaio 2015 |
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Fotografia con Vittorio Sgarbi » |
MUSEO CANOVA Possagno – Treviso |
Collettiva "CONTEMPORARY ART EXPO" Spoleto Arte con Vittorio Sgarbi |
9 Maggio 2015 |
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Fotografia con Giorgio Grasso » |
Galleria Wikiarte Bologna |
Collettiva "PREMIO EXPO BOLOGNA" con Philippe Daverio e Giorgio Grasso |
Gennaio 2015 |
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Attestato di Partecipazione » |
inaugura Alba Parietti, con Vittorio Sgarbi |
BIENNALE MILANO - International Art Meeting |
5 set - 1 ott 2015 |
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testo critico » |
Dott.ssa Elena Gollini |
BIENNALE MILANO - International Art Meeting |
5 set - 1 ott 2015 |
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Partecipazione » |
Mostra Spoleto Arte |
a cura di Vittorio Sgarbi |
2016 |
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Attestato di Partecipazione » |
Spoleto Arte |
Milano Art Gallery |
8 maggio 2016 |
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Energie Cosmiche » |
Spoleto Arte |
Milano Art Gallery |
30/8 - 21/9/2016 |
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Mostre collettive e personali
2008 |
Collettiva con ArteAmici | Calvisano (Brescia) |
Collettiva | Calmasino di Bardolino (Verona) |
2009 |
Collettiva con ArteAmici | Calvisano (Brescia) |
Collettiva | Calmasino di Bardolino (Verona) |
Personale "Tuffo nell'immaginario" | Garda (Verona) |
Collettiva con ArteAmici | Calvisano (Brescia) |
Personale "Tuffo nell'immaginario" | Castiglione delle Stiviere (Mantova) |
2010 |
| Collettiva con ArteAmici | Calvisano (Brescia) |
01, 29 maggio | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
12, 26 giugno | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
10 luglio | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
07, 21 agosto | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
05 settembre | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
dicembre 2010, gennaio 2011 | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
| Palazzo Carlotti | Garda (Verona) |
2011 |
12-21 febbraio | Collettiva con ArteAmici | Calvisano (Brescia) |
| Collettiva | Ghedi (Brescia) |
5-28 marzo | Personale "Dall'infinito alla Terra" | Calvisano (Brescia) |
07 maggio | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
14 maggio | Collettiva con Garda Arte | Garda (Verona) |
27 luglio - 8 agosto | New Artists Rome | Galleria Il Trittico (Roma) |
22-31 agosto | Arte & Fiera | Orzinuovi (Brescia) |
| Collettiva "Pittori in Piazza" | Calvisano (Brescia) |
| Collettiva | Carpenedolo (Brescia) |
2012 |
| Personale | Cavaria con Premezzo (Varese) |
| Collettiva | Asola (Mantova) |
| Collettiva | Palazzo Carlotti, Garda (Verona) |
| Collettiva "The History of Love" | Palazzo Carlotti, Garda (Verona) |
24-26 agosto | 1, 2, Tlè - Arti Figurative | Bardolino (Verona) |
settembre | Partecipazione concorso in collaborazione con la Galleria La Macia de Color (VR) | Palazzo Museale, Monselice (PD) |
settembre | The Arty | concorso internazionale (Las Vegas - USA) |
settembre | Art Market Publications | concorso internazionale (Pittsford, New York - USA) |
ottobre | Partecipazione International Emerging Artist Award | concorso internazionale (Dubai) |
ottobre | Partecipazione Premio Terna 04 2012 | concorso internazionale (Roma - ITALY) |
ottobre | Partecipazione 7° Premio Arte Laguna | concorso internazionale (Mogliano Veneto, TV - ITALY) |
2013 |
26 febbraio | Internazionale Italia Arte 2013 | concorso internazionale (Museo Miit, Torino - ITALY) |
maggio | MAGGIO ARTISTICO | Hotel Kriss Bardolino (VR) |
25 aprile - 5 maggio | 3° BIENNALA d’ARTE “ Amici del Quadrato” | Città di Jesolo |
24-25-26 maggio | ARTE IN FIERA la Biennale | Scandiano (RE) |
26 febbraio | MIIT Museo Internazionale Italia Arte Collettiva | Torino |
12 maggio - 9 Giugno | MIIT Museo Internazionale Italia Arte Collettiva | BONN Germania |
4 maggio | Premio Personalità Artistica EUROPEA | BRUXELLES |
giugno | PREMIO “GIULIETTO ACCORDI“ Concorso Nazionale di pittura – IV^ edizione, La DONNA Musa Ispiratrice nelle ARTI | Comune di Sanguinetto (VR) |
luglio | Selezionata con l'opera "notte nell'akakus", nella galleria online www.emergingartistaward-gallery.com sezione pittura | International Emerging Artist Award |
1-15 agosto | Collettiva Galleria d'arte Artimè | Udine |
1-14 agosto | Concorso Palazzo Museale Monselice | Padova |
settembre | Selezionata per la Biennale della Creatività | EA EDITORE - PALERMO |
5 ottobre | selezionata CONFERIMENTO PER MERITI ARTISTICI PREMIO BIENNALE per le ARTI VISIVE | Montecarlo |
5 Ottobre 2013 | Selezionata da ARTEXPO' GALLERY PREMIO BIENNALE OSCAR per le arti visive | Montecarlo |
25–26 ottobre | selezionata per VIENNA SHOWCASE INTERNATIONAL ART FAIR (PALAIS SCHONBORN) | MOYA MUSEUM - Vienna |
novembre | partecipazione con Galleria ARONE&ARONE | Locri ad ARTE FIERA PADOVA |
18-21 novembre | Selezionata dalla Galleria IL COLLEZIONISTA per MOSTRA DI SELEZIONE PER LA X BIENNALE di ROMA 2014 | ROMA |
5 novembre | Premio Apollo 2013 (Associazione Culturale "Italia in Arte") | Teatro Paisiello (Lecce) |
| Presente nel catalogo "ANALISI CRITICA" Dalla tradizione classica al fascino dell'avanguardia | ED. IL QUADRATO |
| Presente nel "CATALOGO DELL'ARTE MODERNA" numero 49 Gli artisti italiani dal primo novecento ad oggi | ED. GIORGIO MONDADORI |
2014 |
8 – 27 aprile | Mostra Personale Galleria Sant’Isaia | Bologna |
6 – 13 aprile | Collettiva “I Colori della Vita“ | Cologno Monzese |
9 maggio – 9 luglio | Collettiva “Helios, l’Essenzialismo Collettivo“, Galleria Rinascenza Contemporanea | Pescara |
20 – 29 maggio | Mostra Personale Galleria La Telaccia | Torino |
27 settembre | Spoleto Arte incontra Venezia (a cura di Vittorio Sgarbi) [www.spoletoarte.it] | Venezia |
25 ottobre | Sinfonia Immaginifica di Pittura e Scultura - Collettiva di artisti selezionati | Comune La Morra (Cuneo) |
2015 |
gennaio | Collettiva "PREMIO EXPO BOLOGNA" con Philippe Daverio e Giorgio Grasso | Galleria Wikiarte Bologna |
| Catalogo "EXPO 2015 NELL’ARTE ITALIANA" Giorgio Falossi - Lorenzo Cipriani | |
9 maggio | Collettiva "CONTEMPORARY ART EXPO" Spoleto Arte con Vittorio Sgarbi | MUSEO CANOVA Possagno – Treviso |
giugno | Collettiva "OLTRE IL TEMPO" | CA’ DEI CARRARESI Treviso |
31 ottobre 12 novembre | Mostra personale presentazione critica a cura di: Dott. Giorgio Grasso Curatrice Deborah Petroni | Galleria Wikiarte Bologna |
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